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Una domanda che ci viene posta molto spesso è perché è sparito?

Perché così spesso succede che quando una relazione comincia ad andare a gonfie vele, quando sembra tutto perfetto e ogni cosa si incastra così bene che la velocità aumenta e ci si sente in grado di affrontare ogni cosa con successo, quando insomma ci sembra che la nostra storia non possa che migliorare ed espandersi…lui sparisce? O magari non sparisce ma si chiude, si ritira, cambia improvvisamente atteggiamento e noi restiamo disorientate, confuse, come tradite?

Quando succede, la maggior parte delle donne non capisce, non riesce a farsene una ragione, si scervella per capire dove ha sbagliato, comincia a sentirsi in colpa o inadeguata; oppure inizia a diffidare degli uomini considerandoli bugiardi inaffidabili o, peggio ancora, di se stessa, della propria capacità di giudizio, pensando di essersi illusa di vedere cose che non c’erano o di scegliere sempre uomini sbagliati; o ancora si accanisce, cerca di riconquistarlo, di tornare al paradiso perduto, non si rassegna, non lo lascia andare.

Ora, a meno che non si tratti di bugie truffaldine e calcolate, quando un uomo sparisce ci possono essere tre motivi:

– il primo è che sia morto, rapito o arruolato nella legione straniera, ma quasi mai è il nostro caso;

– il secondo è che non sia interessato e il meglio che possiamo fare è disinteressarci anche noi;

– il terzo, tanto frequente quanto semplice, è che non sia (ancora) pronto.

 

 

Noi donne il terzo caso proprio non lo capiamo.

Se non sei pronto, dico io, perché mi fai tutte quelle promesse? Perché mi dici tutte quelle cose meravigliose che mai –giuri- avevi detto? Perché m’illudi? Insomma, cosa diavolo ti passava per la testa? 

Niente, ragazze mie, proprio niente gli passava per la testa. Siamo noi quelle che pensano, non nel senso che siamo più intelligenti, ma nel senso che ci mettiamo a pensarci su.

Ci sono cose che bisogna fare per poterne fare altre, impostare la propria vita è un po’ come costruire una casa: se parti dal tetto invece che dalle fondamenta rischi che non stia in piedi.

Questo è chiaro a tutti, almeno concettualmente, ma per la maggior parte degli uomini è talmente assiomatico che non devono neanche pianificare perché vogliono e provano istintivamente quello che è il momento giusto di volere e provare.

Ora, quali sono le cose giuste da volere e provare?

Beh, per esempio, sposarsi quando si è economicamente indipendenti, iniziare una relazione seria se si è completamente liberi da altre (sia ufficiali che ufficiose), innamorarsi quando il cuore è libero e pulito invece che ancora chiuso o ferito da qualche irrisolto sentimentale.

E allora se SANNO di non essere pronti perché schiacciano sull’acceleratore salvo poi tirare il freno a mano senza preavviso né spiegazioni?

Intanto perché non lo SANNO, come dicevamo prima non è che si mettano a riflettere sui se e sui ma.

E poi perché…ok, avete mai provato a proporre un gelato a un bambino? Vi dirà entusiasta e assolutamente convinto che ne ha così voglia che ne mangerà un quintale. Ne mangerà veramente un quintale? Certo che no. Vi sentirete per questo di essere state ingiustamente illuse e lo accuserete di giocare con i vostri sentimenti o lo considererete inaffidabile, falso, doppiogiochista? Certo che no.

Ma un uomo non è un bambino, direte voi, e l’amore non è un gelato.

Mmm…non ne sarei così convinta.

Sotto certi aspetti si avvicinano molto e direi che sono aspetti buoni perché, una volta compresi, sono quelli più semplici e piacevoli.