Ecco il significato e la simbologia che sta dietro alle carte dei Tarocchi utilizzate per la divinazione e la Cartomanzia.

amoretarocchi.com mette a disposizione dei propri utenti tutti i dettagli su ogni singola carta dei cosiddetti Arcani Maggiori. Importante la rappresentazione grafica delle carte dei Tarocchi, variata nel corso degli anni: ci proponiamo di descrivere la breve evoluzione simbologica che ha portato alle rappresentazioni odierne delle carte, nonchè alla correlazione fra la rappresentazione grafica e la simbologia. Interessante e curioso a questo proposito, ad esempio, rilevare come la carta del Matto o Folle, sia oggi il cosiddetto Jolly utilizzato nelle comune carte da gioco francesi: da notare come le carte fossero rappresentate nel Rinascimento e come anche il loro stesso significato interpretativo sia andato evolvendosi nel corso degli anni e dei secoli. La tradizione dei Tarocchi è infatti pluri centenaria e l’interpretazione delle carte, oggetto di vari metodi interpretativi, ha subito un’evoluzione storica inimmaginabile ed inaspettabile.

Il Matto nelle carte dei Tarocchi la numero 0

Ecco la carta dei Tarocchi numero 0: Il Matto, altresì detto Il Folle o in alternativa, benchè più rara, Il Misero. Questa carta viene individuata dalle caratteristiche di principio, fanciullezza, un tempo stoltezza, spontanea devozione e fedeltà. Un tempo, nel Rinascimento, questa carta rappresentava semplicemente la stoltezza, infatti in principio era rappresentato da una persona sciocca derisa da un gruppo di ragazzi. Da questa carta dei Tarocchi è derivato l’uso del cosiddetto “Jolly”, oggi di comune utilizzo nelle carte da gioco francesi. Questa carta dei Tarocchi è rappresentata da un giovane vestito con abiti miseri, talvolta scalzo, con lo sguardo perso nel vuoto a simboleggiare follia stoltezza e mancanza di senno. Facile comprendere la simbologia che sta dietro a questa carta: il Matto simboleggia l’agire con l’istinto, senza seguire i canoni della propria ragione e senza badare troppo all’opportunità delle proprie azioni. Può simboleggiare diversi aspetti, sia positivi sia negativi: da un lato l’alienazione dalla realtà, l’istintività e la chiusura in sé stessi e nella propria piccola realtà, da un altro lato, positivo, la capacità di stupire e le novità inaspettate della vita.

Il Mago la prima carta o lama nelle carte dei tarocchi

Il primo arcano dei Tarocchi è rappresentato dalla carta del Mago, in alcuni mazzi di carte anche detto il Bagatto. Questa carta rappresenta la forza volitiva e creativo innovativa, nonché una grande capacità intellettiva. Questa figura dei Tarocchi è solitamente vestito con una lunga veste rossa e bianca, la mano sinistra che indica la terra e la mano destra protesa verso il cielo e con in mano un bastoncino magico. Il Mago è circondato da un’aura luminosa e con i propri accessori tipici della magia: una coppa un pentacolo, una spada ed un bastone. Questa figura degli Arcani suggerisce l’auto creatività e la pianificazione del proprio futuro per conto proprio, facendo affidamento sulle proprie capacità intellettive e creative, indipendentemente dagli altri e perseguendo con forza e tenacia i propri obiettivi anche se difficili. Il Mago suggerisce di essere artefici del proprio destino e di perseguire tali fini con forza e decisione.

La Papessa seconda carta dei Tarocchi

 

La seconda carta dei Tarocchi, degli Arcani Maggiori è la Papessa, anche chiamata Sacerdotessa o più raramente Giunone. La rappresentazione grafica della Papessa consiste in una suora che indossa un mantello seduta su un trono con a fianco due colonne e con in testa un copricapo del genere di quelli papali (la cosiddetta tiara papale con raffigurata una croce cristiana), ha in mano un libro aperto. La simbologia che sta dietro alla seconda carta dei Tarocchi è associata soprattutto alla fede ed alla conoscenza della legge e dei tempi del passato e del futuro. Può essere interpretata sia positivamente, nell’accezione di capacità risolutiva dei problemi a favore di chi si impegni strenuamente nel risolverli, senza dare aiuti per la risoluzione degli stessi. Può essere negativamente interpretata nelle forme di ignoranza e superficialità, e può simboleggiare l’arrivo di cattivi consigli da parte di qualcuno. Curioso notare come il fatto che la Papessa non legga il libro che tiene in mano: questo simboleggia la conoscenza a prescindere dall’apprendimento, e gli occhi che guardano in avanti sono una chiara propensione alla vista del futuro.

L’Imperatrice terza lama nelle carte dei tarocchi

 

La terza carta dei Tarocchi, degli Arcani maggiori è l’Imperatrice, anche nota come Madre Celeste. La rappresentazione grafica di questa carta è caratterizzata da una giovane donna incoronata e seduta su un trono, con in mano destra uno scudo con raffigurato un uccello dorato e nella mano sinistra uno scettro. Ha un significato generalmente positivo, che influenza le carte vicine, e simboleggia intelligenza e ricchezza. Il significato di questa carta è anche quello di operosità e di ambizione, e di positività nei rapporti familiari e di coppia: chi ci è accanto opera a nostro favore e per il nostro bene. Se interpretata dal suo punto di vista negativo, la carta dell’Imperatrice può rappresentare anche vuotezza di sentimenti, tracotanza e dilapidazione di risorse, nonchè la concreta possibilità di non realizzare nel breve termine i propri obiettivi nonostante la spendita di risorse per essi. Può anche significare immaturità e vanità fine a sé stessa. La carta non è considerata generalmente positiva per gli individui di sesso femminile.

L’Imperatore quarta carta dei Tarocchi

La quarta carta dei Tarocchi, facente parte dei cosiddetti Arcani Maggiori è rappresentata dall’Imperatore. La figura dell’Imperatore è caratterizzata da una persona con una lunga barba grigia che siede su di un trono, stringendo nella mano destra uno scettro. A seconda dei mazzi di carte, la mano sinistra può essere sia chiusa a pugno, come simbolo di fermezza, oppure reggere un mondo. Il significato della carta dell’Imperatore è legato al potere materiale ed all’intelligenza creativa. Ha la caratteristica di avere grande influenza sulle carte che sono accanto, favorendole. L’interpretazione che viene data a suddetta carta è generalmente positiva in modo molto materiale e pratico. L’interpretazione negativa che si può dare alla carta dell’Imperatore è invece da correlarsi ad un potere fine a sé stesso, come simbolo di abuso di potere sugli altri oppure subito, che caratterizza grande difficoltà a saper stare al mondo. La carta, nella sua interpretazione più generale può anche rappresentare una grande forza di carattere e di volere: essa si può anche manifestare in una grande stabilità nel perseguire i propri fini, che vengono ottenuti avendo la meglio sugli altri.

Il Papa quinta lama nelle carte dei tarocchi

La quinta carta dei Tarocchi è rappresentata dalla figura del Papa. La carta del Papa raffigura un pontefice seduto fra le due colonne del tempio di Salomone, nei Tarocchi di Marsiglia è accompagnato da due discepoli. Solitamente è vestito di colore blu o dorato ed avvolto in una tunica rossa a simbolo della combattività. La carta dei Papa simboleggia il collegamento fra lo spirito ed il mondo terreno: il numero 5 rappresenta infatti nei Tarocchi un numero di transizione, e la figura ad esso associato simboleggia infatti il collegamento diretto fra Dio e gli uomini. La figura in questione è anche simbolo di saggezza e conoscenza ultraterrena che si manifesta nella vita terrena: di chi insomma in ragione della propria vocazione aiuta i propri discepoli a far fronte ai propri problemi spirituali e terreni. La figura del Papa può essere interpretata favorevolmente o negativamente a seconda se diritta o rovesciata: la carta dritta rappresenta un adeguato bilanciamento fra valori terreni e spirituali, mentre la carta al rovescio sottolinea gli aspetti più bigotti della sacralità, che può degenerare in perbenismo ed ottusità.

Gli Amanti sesta carta dei Tarocchi

La sesta carta dei Tarocchi, facente parte dei cosiddetti Arcani Maggiori, è la carta degli Amanti, chiamata anche carta dell’Innamorato o direttamente Amore. Mai come in questo caso la rappresentazione grafica è molto varia da mazzo a mazzo: la carta può infatti raffigurare due persone in procinto di sposarsi, piuttosto che un uomo fra due donne o viceversa una donna fra due uomini; sempre però presente nella raffigurazione degli Innamorati, Cupido. Il significato generalmente attribuito alla carta in questione è di tensione amorosa dovuta all’incontro o scontro fra due persone. Essa rappresenta generalmente sentimenti che persi in sé sono positivi, ma da valutare in base alle circostanze. Ma passiamo alla doppia interpretazione che si può dare alla carta, a seconda che essa si diritta o rovescia: nel caso sia diritta il significato sarà tendenzialmente favorevole, ma per valutare l’esito complessivo bisognerà tenere conto delle altre carte, precedenti e seguenti; il significato della carta al rovescio è nettamente differente: essa andrà a significare l’instabilità affettiva e le tensioni amorose che disturbano  l’animo e il benessere psichico di una persona coinvolta sentimentalmente.

Il Carro settima carta dei Tarocchi

tarocchi il carro La settima carta degli Arcani Maggiori è la carta del Carro. Nei mazzi dei Tarocchi la carta del Carro raffigura generalmente un condottiero o un sovrano alla guida di un carro da guerra o qualcosa di simile ad una biga, trainata da una coppia di cavalli, che in alcune raffigurazioni possono essere anche uniti in un corpo unico, come fossero siamesi. La simbologia che sottosta questa figura non è di difficile interpretazione: il condottiero o sovrano alla guida del Carro non rappresenta altro che una persona fautrice del proprio destino, che in un certo senso tiene salde le redini delle proprie decisioni, che possono guidare alla gloria o talvolta alla vendetta. I due cavalli aventi il corpo legato possono rappresentare l’indecisione fra due scelte e un bivio da prendere, a significare una sorta di punto di non ritorno. Il duplice signifcato della carta nei tarocchi, a seconda che sia diritta o rovescia è il seguente: nel caso la carta sia diritta significa la possibilità concreta di libertà e di capacità decisionale; nel caso ci si trovi di fronte alla carta rovesciata ci si può trovare di fronte alla rappresentazione di una falsa padronanza di sé stessi o del proprio corpo, o addirittura l’abuso dello stesso.

La Giustizia ottava lama nelle carte dei tarocchi

L’ottava carta dei Tarocchi, facente parte degli Arcani Maggiori è la Giustizia. La figura della Giustizia è generalmente rappresentata da una donna seduta su di un trono che Tarocchi la Giustiziafissa le persone che la osservano. Veste una collana dorata e in alcune raffigurazioni ha in testa un cappuccio e un copricapo, nella mano destra ha una spada, mentre regge con la mano sinistra una bilancia a pesi. Spada e bilancia rappresentano due diverse concezioni di giustizia, sia come principio a sé stante e superiore, sia nel suo significato punitivo ed inflittivo. I significati della carta nei Tarocchi sono generalmente positivi e indicano armonia ed equilibrio di chi ha agito nel rispetto dei principi di giustizia morale e materiale. Ecco i significati differenti della carta a seconda che sia diritta o rovesciata: la carta diritta rappresenta positività soltanto per le persone moralmente corrette, la carta al rovescio invece rappresentano l’interruzione di qualcosa di armonico e corretto, con tutti i risvolti negativi del caso, che possono anche consistere nella vittoria dell’ingiustizia sulla giustizia e nell’insofferenza nei confronti degli altri uomini e il desiderio di isolamento.

L’Eremita nona lama nelle carte dei tarocchi

Tarocchi l'EremitaLa nona carta dei Tarocchi Arcani Maggiori è l’Eremita, anche noto come il Vecchio. La figura dell’Eremita è generalmente rappresentata da un anziano signore vestito di un mantello, che illumina la via che percorre con una lanterna alzata con la mano destra, mentre si appoggia ad un bastone impugnato con la mano sinistra. La simbologia che sta sotto la lanterna tenuta in mano dall’Eremita significa conoscenza, e in generale la carta in questione rappresenta le doti di sapienza e conoscenza, ma non si può trascurare l’aspetto di, per così dire, “isolamento conoscitivo” che qui si vuole rappresentare; non rimane celato l’aspetto di saggezza accumulata con anni di esperienza e simboleggiati dalla lunga barba bianca del soggetto in questione. Il significato della carta diritta dell’Eremita si traduce in prudenza, avere la capacità di attendere silenziosamente ciò che si aspetta. Nel suo significato al rovescio la carta dell’Eremita pone accento l’aspetto egoistico ed ipocrita dell’uomo che non vuole conoscere perchè convinto di sapere, non volendo quindi illuminare il proprio cammino con la lanterna dell’Eremita.

La Ruota della Fortuna decima carta dei Tarocchi

La Ruota della Fortuna, o più semplicemente conosciuta come la Ruota o la Fortuna è la decima carta dei Tarocchi, facente parte degli Arcani Maggiori. La raffigurazione di questa carta è un po’ più complessa rispetto alle altre: in questa carta sono infatti rappresentate 3 figure: nella parte alta dell’Arcano Maggiore vi è infatti una sfinge che impugna una spada, a destra vi è un cane con addosso un collare, mentre a sinistra è raffigurata una scimmia. Il simbolo della Ruota è molto sentito nell’esoterismo: esso rappresenta i movimenti astrologici che influiscono sulla vita terrena, oppure la successione dei cicli naturali, della vita e delle morti, o in alternativa il susseguirsi di eventi che mutano la vita umana determinandone la sorte. Se diritta la carta è da interpretarsi come la fine e l’inizio di un ciclo della vita, determinando lo stato di essa in cui si trova chi consulta le carte. Sentori favorevoli sulla vita sentimentale, come un incontro stravolgente o una relazione destinata ad andare avanti a lungo. La carta rovesciata va invece interpretata con l’arrivo di ostacoli e qualcosa di negativo per la vita di chi consulta: qualcosa di spiacevole nella vita di coppia oppure, lavorativamente parlando, il mancato o difficile realizzarsi delle proprie aspettative.

La Forza undicesima carta dei Tarocchi

Undicesima carta dei Tarocchi, facente parte dei cosiddetti Arcani Maggiori è la carta della Forza. La carta della Forza raffigura generalmente una donna con un cappello a forma di otto mentre tiene, senza sforzo alcuno, la bocca ad un leone: l’animale della raffigurazione, apparentemente addomesticato, non oppone nessuna resistenza al domare della donna. La simbologia che sottosta questa carta suggerisce come la parte istintiva di un uomo non possa tralasciarsi: una carta che suggerisce di non cercare di domandare forzatamente gli istinti che animano il nostro modo di essere, ma, anzi, di assecondarli quando necessario, al fine di poter trarre il meglio del nostro potenziale istintivo. L’interpretazione della carta è duplice, a seconda che sia diritta o rovescia: la carta diritta deve essere interpretata come forza molto positiva, che ci suggerisce grande sicurezza e padronanza dei nostri istinti e dei nostri modi di essere, che devono essere ben determinati e da perseguire strenuamente; la carta al rovescio indica delle forme di debolezza che potrebbero colpirci: esse potrebbero manifestarsi sotto forma di debolezza o di violenza su altre persone che potrebbe manifestarsi anche seguendo gli istinti meno nobili del nostro essere.

L’Appeso dodicesima lama nelle carte dei tarocchi

La dodicesima carta degli Arcani Maggiori dei Tarocchi è quella dell’Appeso, anche conosciuto come Impiccato. L’Appeso nei Tarocchi è generalmente rappresentato come un uomo giovane e dal volto sereno, legato a testa in giù al ramo di un albero, per la caviglia della gamba sinistra, talvolta con in mano due contenitori di monete, altre volte, più di frequente, con le mani legate dietro alla schiena. La simbologia di questa carte è generalmente interpretata nel senso di una sottomissione ai poteri del mondo e la capacità di introspezione e di analisi di sé stessi, ma nel contempo la rinuncia all’uso dell’intelletto e la rinuncia a qualsiasi forma di egoismo. Due sono generalmente le interpretazioni della carta nei Tarocchi, a seconda che essa sia diritta oppure al rovescio: nel caso la carta sia diritta, sta a significare una sana riflessione in sé stessi, evitando di prendere decisioni avventate che probabilmente non sono mature, e accettare il destino così come è stato confezionato. La carta al rovescio va interpretata come una situazione che per chi consulta non è esente da qualche problema: alcune occasioni si sono lasciate sfuggire, e il rimpianto per non averle colte è alto, e tanto è lo stato di pena, anche ingiustificato.

La Morte tredicesima nelle carte dei Tarocchi

Tarocchi la MorteLa tredicesima carta degli Arcani Maggiori dei Tarocchi è la carta della Morte, noto anche come Arcano senza nome. La rappresentazione grafica della figura della Morte è più o meno riconducibile alle raffigurazioni note nell’immaginario collettivo: si tratta del classico scheletro vestito con una tunica e con il teschio coperto di un cappuccio e con in mano una falce. Il numero 13 e la carta della Morte sono strettamente collegati dalle superstizioni popolari che aleggiano attorno alle caratteristiche sventurate del numero in questione, sempre visto di cattivo occhio e come porta sfortuna. Il significato della carta, più specificamente nell’ambito dei tarocchi e degli Arcani Maggiori, è una sorta di invito a riflettere, il ricordo all’uomo della fragilità della propria esistenza e delle incertezze che sottostanno al destino; può anche stare a significare la fine di un cliclo, e l’inizio di un nuovo periodo di cambiamenti e di inaspettate novità. Ma due sono le interpretazioni a seconda che la carta appaia al diritto oppure al rovescio: nel suo significato da diritto, la carta è da interpretare come lo stravolgimento in positivo della propria esistenza, che si manifesterà in un cambiamento inaspettato. Nella sua accezione negativa, la carta al rovescio sta a significare una malattia, un periodo negativo e un pegioramento della situazione in cui si vive.

La Temperanza quattordicesima carta dei Tarocchi

Tarocchi la temperanzaLa Temperanza è la quattordicesima carta dei Tarocchi, facente parte degli Arcani Maggiori. La raffigurazione della Temperanza è solitamente caratterizzata da una donna che versa dell’acqua da una coppa o un contenitore ad un’altra coppa o anfora; talvolta la figura femminile può essere rappresentata da una divinità o da qualcosa di sovrannaturale. La carta della Temperanza rappresenta generalmente una forza coagulatrice e ricompositiva, che riesce a far unire aspetti diversi di una persona o di un evento. La simbologia della Temperanza può essere sia attuata nell’ambito di una stessa personalità, quando ad esempio due aspetti diversi di uno stesso carattere pongono fine ad un contrasto interno, oppure a livello interpersonale, quando in un gruppo di persone prevale un potere aggregante che pone fine a contrasti e divergenze. Due sono le interpretazioni che si possono dare alla carta, a seconda che quest’ultima sia estratta al diritto oppure al rovescio: nell’interpretazione della Carta della Temperanza al diritto, si deve pensare ad un’innovazione che non stravolge i valori da cui prende vita. Si tratta di una sorta di innovazione, una nuova iniziativa positiva o il raggiungimento dei propri obiettivi. La carta al rovescio sta a significare un periodo disarmonico e in cui alla moderazione tende a prevalere l’eccesso e lo sfarzo: uno stile di vita non sobrio, troppo attivo e non tenente cura degli aspetti e dei valori veri che vengono trascurati.

Il Diavolo quindicesima lama nelle carte dei tarocchi

Tarocchi il DiavoloL’Arcano Maggiore numero 15 dei Tarocchi è rappresentato dalla carta del Diavolo. Nella carta del Diavolo vi è la classica raffigurazione del demonio secondo l’immaginario collettivo: una figura avente il volto di animale, spesso di caprino con un paio di corna in testa. Il Diavolo ha in mano destra, che è rivolta in alto, un bastone, mentre impugna nella mano sinistra, che è a sua volta rivolta verso il basso una fiaccola. Il volto del diavolo è di interpretazione ambigua: la sua espressione è inquietante ed enigmatica, una via di mezzo fra un’espressione infantile e quasi animalesca ed una sorta di riso sardonico. Rappresenta infatti le forze più interiori ed animalesche dell’uomo e nello stesso tempo quelle tentazioni a cui un uomo fa fatica a dire di no. Due sono generalmente le interpretazioni chi si danno a questa carta: nel caso la carta appaia al diritto, il Diavolo significherà qualcosa di positivo, soprattutto in ambito lavorativo. Potrebbe trattarsi ad esempio di buone occasioni o affari, e, per quanto riguarda la vita sentimentale, una forte passione in cui potrebbe essere coinvolto il consultante. La carta, qualora appaia al rovescio, avrà invece il significato di possibili cambiamenti in negativo della propria posizione, indipendenti dalla volontà del consultante e contrari alla sua volontà, dal punto di vista affettivo potrebbe ad esempio significare un possibile tradimento o una passione non ricambiata o addirittura non interessata.

La Torre sedicesima nelle carte dei Tarocchi

Tarocchi la torreLa sedicesima carta degli Arcani Maggiori dei Tarocchi è la carta della Torre, nota talvolta anche come “Il Fulmine”, per via della rappresentazione. La figura della Torre nei Tarocchi è generalmente rappresentata come un monte sui cui è eretta una torre, colpita dal cielo da un fulmine, che, a sua volta, fa cadere due persone dall’alto della torre, di cui un sovrano in quanto incoronato. Alcuni colgono in questa raffigurazione un’analogia con il simbolo della Torre di Babele: si pensa a una sorta di punizione divina alla tracotanza e all’arroganza dell’uomo, rappresentate dalla torre appunto, che vengono colpite e punite divinamente dall’alto, da un fulmine, appunto. La carta della Torre è generalmente interpretata negativamente, e simboleggia il ritorno alla vita terrena dopo aver in un certo senso perso il contatto con la realtà per essere volati troppo in alto senza curarsi di questioni di rilevanza quotidiana: la carta al diritto infatti simboleggia la necessaria distruzione di una situazione presente per un ritorno al passato o a qualcosa che si distacca molto dal presente. Simboleggia insomma la necessità di un conflitto passeggero e una sorta di ripristino di qualcosa di pregresso. La carta al rovescio ha significato ancora peggiore: rappresenta infatti l’avvento di situazioni di difficile soluzione, possibili disgrazie, ostacoli difficili da superare e qualcosa che andrà a complicare l’esistenza nel futuro.

Le Stelle diciassettesima nelle carte dei Tarocchi

Tarocchi le StelleLa diciassettesima carta dei Tarocchi, appartenente ai cosiddetti Arcani Maggiori è la carta delle Stelle. La rappresentazione della carta delle Stelle consiste in una donna svestita  che è in ginocchio di fronte ad un cielo cosparso di stelle e a fianco di un torrente  in cui talvolta fa scorrere dell’acqua che esce da delle anfore che ha in mano. Altre volte la stessa donna sembra attingere dell’acqua dal torrente di fronte al quale è inginocchiata. Nel cielo stellato appare chiaramente una stella nettamente più grande delle altre, che risalta per dimensioni e lucentezza. Il significato che generalmente si tende ad attribuire alla carta delle Stelle è quello di uno spirito innovatore che porta con se qualcosa di nuovo per il consultante: la stella più luminosa nel cielo è il simbolo di qualcosa da seguire per raggiungere la propria meta fautrice di una forza innovatrice. Nella sua interpretazione al diritto, infatti, la carta delle Stelle indicherà al consultante la presenza di forze celesti particolarmente benevole, che porteranno con sì qualcosa di davvero innovativo e positivo: può indicare il compenso per qualcosa o il felice raggiungimento di uno scopo per cui si ha dato tanto. L’interpretazione della carta al rovescio sta invece a significare un periodo in cui manca fortuna, vi è carenza di qualcosa di positivo in cui imbattersi, carenza di occasioni e il potenziale ingresso in periodi di apatia se non addirittura pessimismo.

La Luna diciottesima lama nelle carte dei tarocchi

tarocchi la lunaLa diciottesima carta dei Tarocchi, facente parte degli Arcani Maggiori è la carta della Luna. La raffigurazione di suddetto arcano maggiore consiste solitamente in un sentiero che passa fra due torri: a guardia del sentiero vi è una coppia di lupi, mentre prima del sentiero è rappresentato un gambero che emerge da uno specchio d’acqua: tutti questi soggetti ed il sentiero in questione sono illuminati dalla luce pallida di una luna piena oppure al primo quarto.  La simbologia che sta dietro alla carta della Luna prende spunto dalla femminilità che ha storicamente caratterizzato questo soggetto: la creatività femminile e la generazione del mondo maternalistica. Il gambero che emerge dall’acqua simboleggia la fantasia dell’uomo che lo conduce su strade talvolta pericolose e dalla meta incerta, mentre i lupi simboleggiano chiaramente i pericoli incontro ai quali rischia di incorrere l’uomo. Duplice è il significato della carta a seconda che venga estratta al diritto oppure al rovescio: la carta estratta al diritto significa per il consultante un desiderio inespresso, qualcosa di interiore e di difficile da realizzare, una fantasia spesso non del tutto chiara e coltivata nell’inconscio: può significare anche un incontro inaspettato con persone di cui si erano perse le tracce. La carta al rovescio rappresenta un malessere interiore e non ben definito che ha risvolti potenzialmente negativi, come cattivi pensieri, depressione, mentre, dal punto di vista affettivo può rappresentare un rapporto incerto caratterizzato da gelosie o emozioni incontrollate e spiacevoli.

Il Sole diciannovesima lama nelle carte dei tarocchi

La diciannovesima carta degli Arcani Maggiori dei Tarocchi è la carta del Sole. La rappresentazione di questa carta degli Arcani Maggiori consiste in un sole disegnato con volto umano, talvolta affetto da lieve strabismo, in analogia con la carta del Diavolo. Suddetta raffigurazione del sole sovrasta una coppia di gemelli intenti a darsi la mano mentre giocano fra di loro innanzi ad un muro: i raggi di questo sole antropomorfo sono solitamente circondati da delle gocce d’acqua. Le ombre di questa coppia di gemelli sono solitamente raffigurate come se il sole fosse allo Zenith, minimizzando così gli effetti delle ombre e illuminando il più possibile dall’oscurità il mondo. Questo arcano maggiore rappresenta in sintesi la massima unione possibile fra l’ultraterreno e divino, e la terra e tutto ciò che è umano. Due sono generalmente le interpretazioni che si possono attribuire a suddetta carta, a seconda che essa appaia al diritto oppure al rovescio: la carta al diritto starà a significare per il consultante il massimo della positività possibile. Potrebbe trattarsi in parole povere di un successo in qualsiasi ambito, da quello lavorativo a quello sentimentale: una buona notizia, un evento piacevole e quant’altro possa allietare. L’interpretazione della carta al rovescio invece è da rifarsi ad una chiusura totale alle posizioni altrui, una posizione negativa che non si vuole affrontare con l’aiuto degli altri, ma anzi, si rimane chiusi ottusamente in se stessi.

Il Giudizio ventesima carta nelle carte dei Tarocchi

Tarocchi il GiudizioLa ventesima carta dei tarocchi, annoverabile fra i cosiddetti Arcani Maggiori, è la carta del Giudizio. La raffigurazione del Giudizio è ascrivibile a ciò che l’immaginario collettivo ha in mente per Apocalisse o per il giudizio universale: in questa carta è infatti rappresentato un angelo con in mano una tromba, la tromba del giudizio appunto: al suono di questo strumento tre figure di cui una chiaramente maschile e una chiaramente femminile, escono da una tomba. La carta del Giudizio simboleggia il passare inesorabile del tempo, da associarsi al discioglimento positivo o negativo di un nodo che ha tenuto il consultante per tanto tempo sulle spine. Finisce un periodo di incertezza e il destino consegna delle risposte concrete. Due sono le interpretazioni della carta, a seconda che essa appaia al diritto oppure al rovescio: la carta al diritto rappresenta una piacevole sorpresa: la fortuna bacia il consultante e gli affida qualcosa di positivo, per la quale spesso non ha fatto nulla e, perchè no, anche immeritata. Al contrario, la carta estratta al contrario non indica buone notizie per il consultante: ciò che lo ha tenuto sulle spine per un periodo considerevole di tempo non avrà esito positivo, ma la sorpresa sarà negativa: possibile lo stravolgimento di una situazione stabile e felice o il manifestarsi di spiacevoli imprevisti, di difficile soluzione.

Il Mondo ventunesima nelle carte dei Tarocchi

il mondo TarocchiLa ventunesima carta degli Arcani Maggiori dei Tarocchi è rappresentata dalla carta del Mondo. Il Mondo è una carta che generalmente raffigura due putti che reggono un cerchio all’interno del quale è raffigurata una città con un cinta muraria, e si pensa che essa sia Milano. Alcuni mazzi meno recenti raffigurano invece il cosiddetto “Tetramorfo”, ovvero quelli associati generalmente ai quattro evangelisti: Matteo (rappresentato con un angelo), Luca (rappresentato con un toro), Marco (rappresentato con un Leone), e Giovanni (rappresentato con un’aquila): queste figura sono a loro volta associate ai quattro elementi (acqua, aria, terra e fuoco). In entrambe le raffigurazioni, la carta del Mondo ha sempre rappresentato la completezza e la piena realizzazione, sia a livello mentale che a livello terreno e concreto che a livello spirituale. Due sono generalmente le interpretazioni che si possono dare alla carta del Mondo, a seconda che essa appaia al consultate al diritto oppure al rovescio: la carta estratta al diritto sarà da interpretare come quella più positiva del mazzo. Sarà realizzato o si realizzerà presto il massimo della positività sia in amore che nel successo, che a livello lavorativo. La carta estratta al rovescio simboleggerà invece un attenuazione del significato della carta estratta al diritto: non ci sarà tutta la positività della carta del Mondo, ma una prossimità al raggiungimento dei risultati positivi a cui si ambisce.

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